Un nuovo paesaggio urbano

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Parco Lineare Marazzi 008
L’intervento su via Ancora è il primo realizzato nel Distretto sassolese nell’ambito del Masterplan “Cuore verde” e si concentra sul limite ovest della sede industriale trasformando un muro esistente ed un bordo asfaltato in un parco lineare che accompagna la strada con un sistema di dissolvenze ed alcuni luoghi di relazione, fisica e visiva, con l’abitato.

“La strategia architettonica di ricucitura del contesto attraverso una rete di mobilità lenta che metta in valore l’esperienza dello spostamento come occasione di immersione nella campagna non è solo l’opportunità di attivare nuovi percorsi protetti, piacevoli e sociali per offrire un’alternativa agli spostamenti casa-lavoro che le aziende richiedono e che le Pubbliche Amministrazioni dei comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo vogliono implementare acquisendole nei Piani di nuova generazione. Il “Cuore verde” del Distretto è innanzitutto il riconoscimento di una identità storica che può tornare ad essere contemporanea, è l’occasione di ridare alla rigenerazione urbana il significato originario del rapporto fondativo tra insediamento e natura”.

Così parlano del progetto “Cuore verde”, Dario Costi e Simona Melli, fondatori dello Studio MC2, autori del piano di rigenerazione assieme allo Studio BScape, che ne ha invece curato gli aspetti paesaggistici e di rinaturazione.

Un lavoro che è iniziato con il primo intervento su via Ancora, e il muro di confine di Marazzi Group, e che proseguirà nei prossimi anni. Ne abbiamo parlato con i progettisti.

Questa nuova infrastruttura, verde e di mobilità, cambierà il tessuto urbano. A quale scala avete lavorato?

Nel 2023 è stato commissionato al nostro studio il Masterplan che sviluppa per i Comuni dell’Unione una strategia di riconnessione delle relazioni lente tra i centri collegando infrastrutture verdi urbane, strade bianche nella campagna, itinerari poco frequentati, parchi esistenti e aree di rigenerazione.
Alla scala territoriale lo scenario proposto disegna una serie di percorsi verdi che collegano le città, proponendo una rete pensata in maniera complessiva e sovracomunale, per rendere piacevole, sicuro e sociale muoversi a piedi e in bicicletta nel Distretto e ricucendo gli spazi urbani con il territorio.

Il primo intervento insiste sul muro di confine dello stabilimento che diventa un parco lineare. Come avete lavorato su questa porzione di progetto?

A partire dalla massicciata ferroviaria della linea per Reggio Emilia verrà realizzata una lunga fascia verde che sostituirà l’attuale confine in cemento in un continuo avvicendarsi di essenze naturali diverse, studiate dal punto di vista paesaggistico dallo Studio BScape, per cambiare completamente le modalità di relazione con il quartiere. Abbiamo trasformato il limite di uno stabilimento industriale in un paesaggio naturale e urbano al tempo stesso, una visione in pieno accordo con i valori dell’azienda che quest’anno festeggia il novantesimo compleanno. Quale occasione migliore per progettare il futuro.

Il rapporto con l’azienda e i suoi prodotti è tangibile anche nelle istallazioni che realizzerete sul territorio…

Abbiamo progettato una serie di allestimenti all’aperto nei quali sarà protagonista la qualità materica e spaziale delle grandi lastre ceramiche, anche nella loro dimensione concettuale.
In particolare, “La porta del caseificio” diventerà un ingresso pedonale sul limite sud dell’insediamento a ridosso della massicciata ferroviaria, mentre “Le pieghe della produzione” ricorderà l’ingresso storico dello stabilimento con la presenza di alcuni elementi architettonici.
Le grandi lastre sospese sul parco lineare, il sistema ambientale in continua evoluzione, l’attesa per la crescita della verde che potrà avvicinare le istallazioni fino ad avvolgerle, il rimando allo sguardo del fotografo Luigi Ghirri e la presenza di opere d’arte, sono tutte azioni attraverso le quali il progetto potrà essere, nel tempo, interpretazione viva di questo progetto di rigenerazione.

Il masterplan cerca di ripristinare le condizioni di origine dell’ambiente naturale con elevati parametri di biodiversità. Come cambieranno gli spazi?

Il limite ovest della sede industriale diventerà un parco lineare che accompagna la strada.
Tra le azioni vi sono la rinaturazione con la messa a dimora di moltissime nuove piante, la desigillazione del suolo con la realizzazione di una lunga striscia di terreno permeabile, e la definizione di una maggiore qualità urbana e percettiva poiché si trasformerà il retro di una industria in un bordo naturale e vivo.

Anche dal punto di vista acustico si avrà un miglioramento percepibile: la rimozione delle barriere esistenti ridurrà di molto i rumori dei mezzi che percorrono via Ancora. Da ultimo, ma non meno importante, si attiverà un indotto di relazioni con il contesto abitato e di riqualificazione della strada con effetti positivi per il quartiere, gli esercizi commerciali e la parrocchia.