Ragno presenta le nuove collezioni a Cersaie 2016

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Vocazione casa con un ‘mix&match’ di ceramiche e gres tradotta anche per il contract Il “mix&match” è il fil rouge che ha guidato l’ideazione dei nuovi pavimenti e dei nuovi rivestimenti Ragno pensati per essere mixati insieme creando combinazioni inaspettate tra materie, superfici e colori differenti. Ragno rafforza la sua “vocazione per la casa” cercando

Vocazione casa con un ‘mix&match’ di ceramiche e gres tradotta anche per il contract

Il “mix&match” è il fil rouge che ha guidato l’ideazione dei nuovi pavimenti e dei nuovi rivestimenti Ragno pensati per essere mixati insieme creando combinazioni inaspettate tra materie, superfici e colori differenti. Ragno rafforza la sua “vocazione per la casa” cercando di ricreare atmosfere calde ed accoglienti anche quando le collezioni non sono utilizzate in contesti prettamente domestici.

Terracruda è un rivestimento di grande formato a basso spessore: una materia ceramica nuova che si ispira a materiali di costruzione antichi fatti di argilla e paglia essiccati al sole. Le strutture tridimensionali -“Arte” e “Verso” – muovono le pareti con preziosi giochi di luce e ombra.

Boom è il nuovo gres che si ispira a superfici industriali contaminate da un mix di materie come cotti, resine, pietre e cementi, che racconta il passare del tempo attraverso la texture.

Realstone è la mimesi proposta da Ragno di 3 pietre – Quarzite, Cardoso e Jerusalem – che si distinguono per la varietà grafica e cromatica e la fedeltà puntuale alla materia di origine.

Woodgrace e Woodglam sono i nuovi gres effetto legno, il primo nel formato 25×150 cm che si ispira al parquet in rovere sbiancato, il secondo realizzato in piccole doghe 10×70 dalla superficie e dai colori estremamente naturali.

Epoca è, infine, una versione inedita e più contemporanea del cotto tradizionale caratterizzata da colori naturali dove ritroviamo anche il formato esagonale.

Queste e tante altre collezioni presso lo spazio Ragno a Cersaie (Padiglione 20 / Stand C52 – D51) frutto del progetto dell’architetto Gianluca Rossi dello studio Uainot di Bologna e dello styling di Marta Meda.